Oltre 200.000 dipendenti pubblici rischiano il posto: stangata senza precedenti dal FPA 21 maggio

Allarme per oltre 200.000 dipendenti pubblici, rischiano il posto di lavoro. In arrivo una stangata senza precedenti dal FPA 21 maggio.

Un’eventualità preoccupante che potrebbe verificarsi già nei prossimi anni. Per i dipendenti pubblici sono in arrivo tempi bui. Addirittura si parla di posti di lavoro a rischio per oltre 200.000 lavoratori, nonostante abbiano un contratto regolare.

200.000 dipendenti pubblici rischiano il posto di lavoro
200.000 dipendenti pubblici rischiano il posto di lavoro: il motivo – Ilserenissimoveneto.it

Un dato preoccupante, emerso durante l’FPA del 21 maggio, ossia un Forum che si è tenuto a Roma e che ha visto la presenza – tra gli altri – del Ministro per la pubblica amministrazione Paolo Zangrillo. Nel corso dell’evento è stata presentata una ricerca piuttosto eloquente in materia, che solleva interrogativi inquietanti su un tema di stretta attualità, ossia l’impatto che l’intelligenza artificiale potrebbe avere sulle nostre vite, e dunque anche su quello che è il mondo del lavoro.

200.000 dipendenti pubblici a rischio, tutta colpa dell’Intelligenza Artificiale: uno scenario inquietante

I dati emersi con la ricerca dal titolo “L’impatto dell’intelligenza artificiale sul pubblico impiego” durante il Forum PA del 21 maggio stanno facendo preoccupare (e non poco) i dipendenti pubblici in Italia. Secondo quanto emerso, infatti, l’IA potrà sostituire l’apporto umano o arricchire l’attività dei dipendenti pubblici già nei prossimi anni.

200.000 dipendenti pubblici Intelligenza Artificiale scenario inquietante
L’Intelligenza Artificiale potrebbe presto sostituire fino a 200.000 dipendenti pubblici – Ilserenissimoveneto.it

I ricercatori hanno deciso di dividere le trasformazioni del settore pubblico in 3 fasi avvenute negli ultimi 15 anni. La prima è la Spending Review del 2007, la seconda il Covid e la terza sarà rappresentata proprio dall’IA. Secondo il rapporto, il 57% dei dipendenti pubblici è fortemente esposto a questa tecnologia, con un impatto positivo per l’80% previa formazione adeguata.

Ma il problema riguarda il 12% di questi, che potrebbe essere sostituito soprattutto per quanto riguarda le mansioni meno specializzate e ripetitive. Il documento non vuole promuovere l’uso dell’IA a discapito degli umani, ma piuttosto favorire una formazione più netta in questo senso per i dipendenti.

Così che l’intelligenza artificiale possa essere sfruttata a favore dei lavoratori e non come una minaccia. Ma quali sono le professioni maggiormente a rischio? Ecco una lista fornita dallo studio:

  • assistenti e operatori esperti amministrativi;
  • personale direttivo e non dirigente con funzioni amministrative;
  • tecnici, ricercatori e tecnologi;
  • dirigenti scolastici e docenti;
  • avvocati e magistrati;
  • architetti e ingegneri;
  • dirigenti sanitari e professionisti sanitari.

Sempre stando ai dati emersi, inoltre, ci potrà essere un maggior apporto dell’IA soprattutto nell’istruzione e nella ricerca. Mentre il rischio di sostituzione risulta essere molto importante nelle strutture centrali della Pubblica Amministrazione e nelle funzioni locali.

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