Chi è Sara Funaro, la prima donna a ricoprire l’incarico di sindaco di Firenze

Ha studiato e lavorato come psicologa, nelle ultime due giunte di Nardella ha svolto ruoli di primo livello. Chi è la nuovo prima cittadina di Firenze, nipote di Piero Bargellini, che fu sindaco del capoluogo fiorentino durante l’alluvione del 1966

In una giornata storica per Firenze, Sara Funaro è stata eletta come la prima sindaca donna della città. Con il 60,56% dei voti al ballottaggio, Funaro ha sconfitto l’avversario del centrodestra, Eike Schmidt, ex direttore degli Uffizi. La vittoria di Sara Funaro è stata particolarmente significativa poiché è avvenuta durante le festività di San Giovanni, quando Firenze si anima con lo spettacolo dei ‘Fochi’. Questa coincidenza ha aggiunto un ulteriore strato di significato alla sua elezione, rendendo il giorno ancora più memorabile per i fiorentini. Funaro ha raccolto 82.254 preferenze al secondo turno, dimostrando un forte supporto popolare.

Il percorso di Funaro fino a Palazzo Vecchio

Psicologa di 48 anni, Sara Funaro non è nuova alla politica comunale. Ha fatto parte delle due giunte di Dario Nardella, che l’ha fortemente sostenuta come candidata. Funaro è stata scelta dal Partito Democratico senza passare per le primarie e ha ricevuto l’appoggio di numerosi gruppi e partiti, tra cui Avs, Azione, Più Europa, Centro, Anima Firenze e la lista ‘Sara Funaro sindaca’. La segretaria del PD, Elly Schlein, ha telefonato a Funaro per congratularsi subito dopo che i risultati hanno iniziato a delinearsi chiaramente.

Funaro: “Dedico questa vittoria a mio nonno”

Nelle sue prime parole da sindaca, Funaro ha dedicato la vittoria al nonno Piero Bargellini, sindaco di Firenze durante l’alluvione del 1966. “Vorrei dedicare questa vittoria a una persona che non c’è più, a mio nonno Piero Bargellini,” ha detto Funaro. Ha poi promesso di dare tutta se stessa per il bene di Firenze: “Sarò la sindaca di tutte e tutti. Sono un po’ emozionata, lo dico sinceramente. Sento l’emozione grandissima di tutti questi mesi, di essere la prima cittadina di Firenze.”

Funaro ha invitato i cittadini a un abbraccio collettivo in piazza della Signoria, sede di Palazzo Vecchio, e ha sottolineato l’importanza della storia e dell’identità della città. “Firenze ha un’anima, una identità e una storia. Questa storia oggi non è stata tradita. La prima sindaca donna è un fatto sicuramente storico, è la prima volta nella nostra città. Penso che una sindaca donna possa portare quel lato di femminilità che serve a una città come Firenze.”

Tra i primi atti da sindaca, Funaro ha promesso di visitare un cittadino di 102 anni, mantenendo una promessa fatta in campagna elettorale. Ha poi indicato le sue priorità: regolamentazione del commercio, temi abitativi, sicurezza e il proseguimento del progetto delle tramvie.

Sara Funaro voto
Sara Funaro voto | Ansa – ilserenissimoveneto.it

Chi è Sara Funaro?

Sara Funaro, nata a Firenze nel 1976, è una figura di rilievo nel panorama politico fiorentino e vanta un curriculum notevole. Nipote di Piero Bargellini, sindaco durante l’alluvione del 1966. Dopo aver completato le scuole superiori, Funaro si è laureata in psicologia a Firenze e si è specializzata in psicoterapia. Ha seguito un corso di perfezionamento in psicoterapia fenomenologica all’Università di Urbino e un master di Etnopsichiatria con docenti del Centre Devereux di Parigi. La sua carriera professionale l’ha vista lavorare come psicoterapeuta clinica, formatrice e supervisore, con un particolare focus su persone provenienti da situazioni traumatiche, specialmente migratorie. È anche cofondatrice della scuola di Psicoterapia fenomenologico dinamica.

L’impegno sociale

Il mondo dell’impegno sociale è sempre stato centrale per Sara Funaro. Ha iniziato come volontaria con ragazzi disabili, ha lavorato con minori, nella salute mentale e nelle dipendenze. Ha trascorso un periodo in Brasile, a Salvador Bahia, lavorando con i bambini di strada e presso comunità psichiatriche. “Nella vita ho avuto la grande fortuna di trasformare le passioni in una professione, ho sempre creduto che se qualcuno non ha più speranze bisogna aiutarlo a iniziare nuovamente a sognare,” ha detto Funaro.

La carriera politica

Ispirata dall’esempio del nonno, Piero Bargellini, Funaro ha deciso di dedicarsi alla politica. I primi passi li muove nel 2009 sostenendo la candidatura di Matteo Renzi come sindaco di Firenze senza tuttavia venire eletta. Passa qualche anno e nel 2014 diventa assessora nella giunta di Dario Nardella, occupandosi di Welfare e Sanità, Casa, Pari Opportunità, Accoglienza e Integrazione. Nel 2019 è stata eletta nel consiglio comunale e riconfermata con deleghe a Welfare e Sanità, Immigrazione e Istruzione. “Abbiamo sempre lavorato con un obiettivo in testa: rendere la città sempre più inclusiva e giusta,” ha affermato.

La vita di Funaro è stata segnata da un costante impegno nel sociale e nella politica, dove ha cercato di mettere al centro dell’attenzione i più vulnerabili. La sua esperienza come psicologa e psicoterapeuta l’ha preparata a comprendere le necessità delle persone e a trovare soluzioni efficaci. La sua storia personale, radicata nei valori della famiglia e nel servizio alla comunità, l’ha spinta a intraprendere un percorso che ha portato a questa storica elezione.

La visione

Funaro ha spesso sottolineato l’importanza della sensibilità femminile nella leadership. “Penso che una sindaca donna possa portare anche quel lato di femminilità e di maternità che serve a una città,” ha dichiarato, evidenziando come le sue esperienze personali e professionali le abbiano conferito una prospettiva unica per affrontare le sfide di Firenze.

La neo sindaca dovrà ora affrontare diverse sfide, tra cui la regolamentazione del commercio, l’emergenza abitazioni, la sicurezza e l’espansione delle tramvie. La sua esperienza e il suo background suggeriscono un approccio inclusivo e orientato al benessere della comunità. Funaro ha già dimostrato di avere una visione chiara e determinata, pronta a lavorare per una Firenze che risponda alle esigenze dei cittadini.

Una città inclusiva e giusta

Funaro ha sempre lavorato con l’obiettivo di rendere Firenze una “città inclusiva e giusta”. Il suo impegno in favore delle pari opportunità, dell’accoglienza e dell’integrazione riflette la sua visione di una comunità dove ogni persona ha il diritto di sentirsi accolta e valorizzata. Questa visione sarà al centro del suo mandato, cercando di costruire una Firenze che sia al servizio di tutti Funaro ha espresso il desiderio di utilizzare le sue competenze e sensibilità per rispondere alle esigenze di ogni cittadino, portando una prospettiva femminile e materna nella gestione della città.