Amazon chiude il suo Appstore su Android: stop al servizio dal 20 agosto, cosa succede ora

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Attenzione! Presto l'applicazione di Amazon potrebbe non funzionare più-ilserenissimoveneto.it

Franco Vallesi

14 Agosto 2025

Il marketplace digitale non sarà più disponibile su smartphone Android: funzionerà solo su Fire TV e Fire Tablet. A rischio app installate e monete virtuali Amazon Coins non spese.

Amazon si prepara a chiudere definitivamente l’Appstore per Android: la data fissata è mercoledì 20 agosto 2025. Dopo quella data, il servizio resterà disponibile esclusivamente per gli utenti di Fire TV e Fire Tablet, segnando la fine di un’iniziativa lanciata oltre un decennio fa per offrire un’alternativa al Google Play Store.

L’azienda aveva già anticipato il passaggio a febbraio di quest’anno, comunicando agli sviluppatori la fine del supporto per la pubblicazione di nuove app. La mossa arriva dopo la dismissione dello store su Windows, e rappresenta un cambio netto di strategia: Amazon punta ora tutto sulla sua linea di dispositivi proprietari, dove può esercitare pieno controllo su software, distribuzione e pubblicità.

App inutilizzabili e addio alle monete virtuali

Con l’avvicinarsi della chiusura, emergono le prime preoccupazioni: le app scaricate tramite l’Appstore di Amazon su telefoni e tablet Android non saranno più garantite per funzionare. Alcune potrebbero diventare instabili o smettere del tutto di avviarsi. Non verranno più distribuiti aggiornamenti né garantiti i servizi collegati.

Il consiglio per chi utilizza ancora queste applicazioni è di trovare al più presto alternative ufficiali disponibili su altri store compatibili, come Google Play o AppGallery.

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Particolare attenzione va anche agli utenti che hanno accumulato un saldo in Amazon Coins, la valuta virtuale utilizzata nello store per acquisti in-app e contenuti digitali. Amazon ha chiarito che sarà possibile richiedere un rimborso, ma non ha ancora specificato modalità né tempistiche. Per evitare sorprese, la raccomandazione implicita è di spendere le monete rimanenti il prima possibile.

Dal lato tecnico, il supporto alle app esistenti non cesserà immediatamente su ogni dispositivo, ma l’instabilità aumenterà nel tempo man mano che le app non riceveranno più aggiornamenti né correzioni di sicurezza.

Un addio che segna un cambio di rotta

La chiusura dell’Appstore su Android segna la fine di un esperimento che non è mai riuscito a competere davvero con Google e Apple sul fronte dei marketplace mobile. Amazon aveva provato a guadagnare terreno puntando su offerte esclusive e pacchetti promozionali, ma la diffusione limitata del suo store, spesso installato manualmente dagli utenti, non ha mai raggiunto volumi significativi al di fuori dei propri dispositivi.

Con il nuovo corso, il colosso di Seattle concentra gli sforzi su Fire TV, Fire Tablet e l’ecosistema Alexa, dove può integrare servizi, pubblicità e contenuti in modo diretto. In parallelo, l’azienda ha annunciato nuovi test per inserzioni vocali in conversazioni con Alexa, segno evidente di un modello di business più orientato alla fidelizzazione e alla monetizzazione interna, piuttosto che alla distribuzione di app di terze parti su larga scala.

Resta da vedere come reagiranno gli sviluppatori, che ora perdono uno dei pochi canali alternativi al Play Store, e gli utenti ancora legati a vecchie app acquistate tramite lo store Amazon. L’azienda non ha escluso aggiornamenti futuri sulla transizione, ma per ora ciò che è certo è che dal 20 agosto 2025 il servizio cesserà ogni attività diretta su dispositivi Android.

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