Meglio fibra o 5G per la connessione in casa? La risposta cambia in base a dove vivi

5G o Fibra ottica

Molte famiglie continuano a pagare abbonamenti inadatti senza conoscere le alternative.

Luca Antonelli

5 Agosto 2025

Navigazione lenta, video che si bloccano e riunioni che saltano: scegliere la connessione giusta può evitarti molti problemi.

Scegliere la connessione internet domestica può sembrare una decisione banale, ma spesso è da lì che partono problemi quotidiani come videochiamate interrotte, pagine che non si caricano o smart TV che si bloccano mentre guardi un film. Le opzioni sul mercato sono tante: fibra ottica, 5G fisso, ADSL e perfino connessioni satellitari. Capire quale scegliere dipende da dove si abita, dal tipo di uso che si fa di internet e dal numero di dispositivi collegati contemporaneamente. Eppure molte famiglie continuano a pagare abbonamenti inadatti senza sapere di avere alternative migliori.

Fibra ottica: quando funziona davvero

La fibra FTTH (Fiber to the Home) è la soluzione che garantisce le migliori prestazioni. I dati viaggiano interamente su cavi in fibra ottica, senza passare dal doppino telefonico. Questo significa velocità che superano i 2.5 Gbps in download e una latenza minima, l’ideale per chi lavora in smart working o gioca online.

5G o Fibra ottica
La tua connessione è lenta e non capisci perché? Forse hai scelto il tipo sbagliato

 

Il problema è che la fibra pura non è disponibile ovunque. Secondo gli ultimi dati AGCOM, solo alcune aree urbane sono coperte pienamente. Nei comuni più piccoli o nelle periferie, spesso si parla di FTTC (Fiber to the Cabinet), cioè la fibra arriva solo fino all’armadietto in strada, poi prosegue su rame. In quei casi la velocità reale può scendere anche sotto i 100 Mbps, a seconda della distanza dalla centrale.

Chi ha bisogno di una connessione stabile e vive in città, con copertura adeguata, dovrebbe puntare senza esitazioni sulla fibra FTTH. È quella che regge più dispositivi contemporanei, streaming in 4K, upload rapidi e trasferimenti pesanti. I problemi cominciano quando si abita in zone in cui la fibra “non arriva”, o arriva ma non è FTTH: lì la scelta va ponderata con attenzione.

5G fisso e ADSL: alternative in zone non coperte

Dove la fibra non arriva o arriva male, c’è chi sceglie il 5G FWA (Fixed Wireless Access): un’antenna sul tetto o un modem con SIM aggancia la rete cellulare e porta internet in casa. In teoria il 5G fisso può raggiungere 1 Gbps, ma nella realtà tutto dipende dalla qualità del segnale. In molte zone, soprattutto fuori città, la connessione è soggetta a oscillazioni, picchi di lentezza o congestioni nelle ore di punta.

Resta poi l’ADSL, ancora molto diffusa nei piccoli comuni italiani. È l’opzione più obsoleta: viaggia su doppino telefonico, con velocità teoriche fino a 20 Mbps ma prestazioni spesso molto più basse. È una scelta accettabile solo per chi naviga poco, senza streaming o smart working. In alcuni casi è l’unica opzione disponibile.

Una variante è il satellitare, come Starlink o Open Sky. Richiede l’installazione di una parabola, offre buone prestazioni ma ha ping più alti rispetto alla fibra. È consigliato per zone rurali, ma i costi sono ancora più alti della media.

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