Avere uno yacht è il sogno di molti: il mare, la libertà, l’eleganza di una barca di prestigio. Ma la realtà dietro questo desiderio è fatta di spese ricorrenti e costi che possono sorprendere anche gli armatori più preparati. Vediamo insieme quanto costa davvero possedere uno yacht, dalle manutenzioni all’ormeggio, dall’assicurazione all’equipaggio.
I costi fissi annuali: manutenzione, ormeggio e assicurazione
Possedere uno yacht implica sostenere una serie di costi fissi che incidono significativamente sul bilancio. In media, tra il 5% e il 10% del valore d’acquisto va destinato alla manutenzione annuale, che comprende antifouling, pulizie, tagliandi motori e interventi elettrici e idraulici. A questi si sommano le spese di ormeggio: si parte da 200‑270€/manno per imbarcazioni di dimensioni contenute fino a cifre esorbitanti nei porti esclusivi, come quelli della Costa Azzurra o Capri, dove un solo giorno può superare i 600€. L’assicurazione RC è obbligatoria e costa tra 100 e 300€/anno, mentre una polizza Corpi completa può arrivare fino a 1.500€ o più, a seconda del valore dell’imbarcazione e del rischio coperto.
Il carburante e l’equipaggio: voci variabili ma rilevanti
Il consumo di carburante dipende notevolmente dal tipo di motore e dal tipo di utilizzo. Per uno yacht di circa 15 metri si stima un consumo di 135‑200 litri/ora, il che può tradursi in 100‑200€ all’ora durante la crociera. Per i megayacht, i costi salgono drasticamente e si possono raggiungere cifre astronomiche. Se lo yacht supera i 24 metri è necessario un equipaggio professionale: tra skipper, ingegnere, chef e stewardess, il costo mensile può oscillare tra decine di migliaia di euro, arrivando anche a 60.000€ al mese solo per lo staff. Sul totale annuale, considerando equipaggio, carburante e gestione, le spese possono superare 1,5 milioni di euro per un superyacht da 50 metri.
Svalutazione e costi d’acquisto: l’effetto sull’investimento
Come accade per le auto, anche gli yacht si svalutano: mediamente tra il 10% e il 20% nel primo anno, e fino al 50% nei primi cinque anni, specialmente per imbarcazioni di lusso o nuove. Questo significa che acquistare uno yacht usato in buone condizioni è spesso una scelta più saggia ed economica. Inoltre, su un valore elevato occorre considerare l’impatto fiscale: l’IVA può arrivare fino al 25%, e i costi di registrazione o licenza possono aggiungere ulteriori spese da mille a diverse migliaia di euro.
Spese aggiuntive e imprevisti: l’altra faccia del sogno nautico
Tra i costi spesso trascurati ci sono quelli per dispositivi obbligatori come radar, GPS, estintori, kit di sicurezza, zattere di salvataggio e comunicazioni satellitari. Solo le attrezzature di bordo possono costare da 1.000 a 10.000€/anno. Se lo yacht è grande, serve inoltre la figura della DPA (Designated Person Ashore) per la sicurezza normativa, la cui retribuzione può variare tra 9.000 e 11.000€ al mese, oltre agli oneri di agenzia marittima e servizi portuali. In porti di élite, i costi annui di ormeggio possono superare i 50.000€.
Possedere uno yacht va oltre il lusso e il sogno: richiede una pianificazione finanziaria accurata, una conoscenza approfondita delle spese ricorrenti e una valutazione realistica del proprio utilizzo e del valore a lungo termine. Ogni voce, dal consumo di carburante all’equipaggio alle tasse portuali, contribuisce a formare un quadro economico totale che può raggiungere cifre impressionanti anche per gli amatori più entusiasti.