Il progetto del 2015, denominato Sublime Canova, ha riportato al loro originario splendore tutte le opere neoclassiche del grande scultore veneto presenti nella collezione del Museo Correr. Saranno esposte insieme agli apparati decorativi dell’intera sezione di Antonio Canova.
Marmi autografi, gessi e bozzetti, dipinti a olio e tempera e disegni di studio. Ma anche il ritrovamento e la ricomposizione del “Mobile Canova”. Quest’ultimo, singolarissimo ‘altare-reliquario’ fatto realizzare da Domenico Zoppetti. Il Mobile Canova fu dedicato dai veneziani al grande scultore, così da custodirne i ‘sublimi scalpelli’ e varie memorie personali. La storia di Antonio Canova, ultimo genio-artista della Serenissima, torna finalmente a Venezia. Perchè è proprio a Venezia, sua patria d’elezione e di essenziale formazione culturale, che egli diventò il maggiore scultore del periodo neoclassico.
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